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Gli acidi ialuronici o HA (dall’inglese Hyaluronic Acid), sono molecole fondamentali per la salute delle articolazioni e dei tessuti connettivi. La ricerca ha evidenziato come il peso molecolare dell’acido ialuronico può influenzare significativamente la sua efficacia nel trattamento delle patologie muscolo-scheletriche.

Una delle patologie più comuni in cui vengono utilizzati questi prodotti è l’artrosi (o osteoartrosi) ovvero una malattia che colpisce le cartilagini articolari che con il tempo e l’utilizzo si “consumano” portando le superfici ossee a scorrere con maggiore attrito a cui seguono infiammazioni e ipertrofia ossea (osteofitoisi).

Quando una condizione artrosica diventa grave  l’unico rimedio è l’intervento di protesi articolare. Tuttavia per contrastare l’avanzamento dell’artrosi possiamo mettere in atto numerose strategie terapeutiche e prodotti come l’acido ialuronico trovano ampio utilizzo.

Essi vengono di norma infiltrati all’interno delle articolazioni tramite un’iniezione diretta, spesso eseguita sotto guida ecografica per maggiore sicurezza e garanzia di successo terapeutico.

Infiltrazione ecoguidata dell’anca per COXARTROSI

Le azioni principali dell’acido ialuronico

  • Biostimolazione per la riparazione delle lesioni cartilaginee e la generazione di nuovo acido ialuronico nel liquido sinoviale all’interno delle articolazioni.
  • Lubrificazione per uno scorrimento agevole, riducendo l’attrito tra le parti articolari e facilitando il movimento.
  • Ammortizzazione per attenuare colpi, traumi e carichi sulle articolazioni durante l’attività fisica, come il trauma successivo a un salto che coinvolge l’articolazione dell’anca e del ginocchio.

Classificazione

L’acido ialuronico (AI) è un polimero biologico, appartenente alla famiglia dei glicosaminoglicani (GAG), naturalmente presente nell’organismo in forma di catene. La prima distinzione che dobbiamo fare quando parliamo di acido ialuronico è se questo è LINEARE (ovvero la sua forma naturale in singole catene più o meno lunghe allineate) o modificato biochimicamente (come i crosslinkati, i reticolari o gli ibridi). L’altro elemento da tenere presente è il peso molecolare ovvero la quantità di reticoli presente per ml di prodotto espresso in milioni di dalton.

Acido ialuronico a medio-basso peso molecolare: è caratterizzato da catene molecolari più corte con un peso molecolare di norma inferiore a 0,5Mda. Questa forma è nota per la sua maggiore capacità di penetrazione nei tessuti, favorendo l’assorbimento e la diffusione più rapida. Viene utilizzato per ridurre l’infiammazione e migliorare la rigenerazione cellulare avendo principalmente attività biostimolante, stimola la sintesi di nuovo acido ialuronico, ha una modesta azione lubrificante e ancor meno ammortizzante.

Acido ialuronico a medio-alto peso molecolare: è caratterizzato da lunghe catene molecolari con peso molecolare superiore a 1Mda. Questa forma di HA si distingue per la sua capacità di trattenere grandi quantità di acqua, contribuendo così a mantenere l’idratazione e la viscosità delle articolazioni. Mostrano una modesta attività biologica ma vantano una buona attività lubrificante e ammortizzante. Nei trattamenti muscolo-scheletrici, l’acido ialuronico ad alto peso molecolare può essere utilizzato per migliorare la lubrificazione delle articolazioni e ridurre l’attrito tra le superfici articolari nelle articolazioni sottoposte a un medio-alto carico.

Acido ialuronico cross linkato:  sono acidi ialuronici modificati biochimicamente caratterizzati dalla creazione, nella fase produttiva, di legami crociati (crosslink appunto) tra più molecole di acido ialuronico lineare. Questi legami crociati sono ponti trasversali che uniscono insieme più catene con l’obiettivo di creare macromolecole dal peso molecolare più alto e, di conseguenza, una maggiore densità. Si possono raggiungere pesi molecolari di 6 Mda  fino a veri e propri gel, in cui le singole molecole hanno perso la loro individualità. Essi non presentano attività biologica, sono scarsamente lubrificanti ma si distinguono per un’ottima attività ammortizzante.

Acido ialuronico a reticolo mobile:  sono i più recenti, tramite un derivato esadecilammidico dell’acido ialuronico che modifica solo il 2-3% dei reticoli questo acido ialuronico ha la capacità dinamica di mantenersi fluido e lubrificante in assenza di sollecitazzioni e di addensarsi, aumentando la capacità di shock assorbenza durante lo stress ed il carico, fornendo al contempo sia ottime capacità lubrificanti che ammortizzanti.

Quale scegliere?

La scelta tra acidi ialuronici dipende dalla specificità della patologia muscolo-scheletrica e dalle esigenze del paziente.

In linea di massima  possiamo fare i seguenti esempi:

 

  • Un’articolazione sottoposta a carichi importanti come il ginocchio necessita di una componente ammortizzante maggiore rispetto a un articolazione come la spalla che invece beneficia maggiormente di un effetto lubrificante.
  • In un articolazione grande e difficile da raggiungere come l’anca utilizzeremo un prodotto più completo e in dose abbondante rispetto a quello per il trattamento di un’ articolazione trapezio-metacarpale (riziartrosi).
  • Nello sportivo agonistico abbiamo una sollecitazione articolare nettamente superiore rispetto alla popolazione generale anche se giovane.
  • Nelle persone di mezz’età o negli anziani dobbiamo valutare lo stato dell’artrosi e scegliere il prodotto giusto in base alla condizione clinica, radiologica ed anche in base ad esperienze di pregressi trattamenti.

Conclusioni

La cosa migliore rimane sempre affidarsi a medici specialisti e competenti che vi sappiano guidare nella scelta del giusto acido ialuronico da inserire all’interno del vostro percorso terapeutico poichè per ottenere i migliori risultati da questa terapia bisogna integrarla ad accortezze come migliorare lo stile di vita (ad esempio diminuendo di peso) fare la giusta attività fisica (compresi esercizi terapeutici e fisioterapia) ed intraprendere un buon percorso nutrizionale ricco di integratori per la tutela articolare e cartilaginea.