Lo sapevi che dove oggi sorge il parco Cerboni sorgeva un tempo una fornace di mattoni? Con questo articolo vogliamo raccontarvi un pò di storia e di curiosità riguardo uno dei più bei parchi cittadini.
Il parco deve il suono nome al dottor Angelo Cerboni Baiardi, nato nel 1829 ad Assisi, il quale giunse a Grottammare nel 1870 dove si contraddistinse per le sue capacità mediche. Convolato a nozze a San Benedetto del Tronto, ebbe un figlio di nome Silvio, futuro proprietario della fornace.
Successivamente, il patrimonio della Famiglia Cerboni-Rambelli di cui facevano parte sia il parco che la celebre villa vennero donati al Comune di San Benedetto del Tronto che le ha attualmente in gestione. Villa Cerboni-Rambelli è attualmente annoverata tra i luoghi del cuore FAI (35° posto in Italia) ed è aperta a visite guidate.
L’area del parco Cerboni è aperta gratuitamente al pubblico e si estende per circa 10000 metri quadrati ed è stata oggetto di una importante riqualificazione nel 2015 anche con l’aiuto ed il sostegno delle varie associazioni del territorio. Durante la pandemia Covid 19 ed in seguito alla chiusura di molte strutture al chiuso, la cittadinanza ha riscoperto il piacere dell’attività ludico-motoria all’aperto ed il parco Cerboni è stato letteralmente preso d’assalto da persone di tutte le età che hanno potuto ritrovare il piacere della socialità e del movimento in un ambiente rinnovato e sicuro.
Inoltre da quest’anno la gestione del campetto da basket è stata affidata alla Sambenedettese Basket che ha già predisposto per l’istallazione di una struttura pressostatica rimovibile che coprirà il playgroud durante il periodo invernale permettendo ai giocatori di avere una propria casa, dove praticare al meglio ed in totale sicurezza l’attività sportiva. Siamo convinti che quest’opera rappresenterà un posto di riferimento, non solo per l’attività sportiva ma per tutta la comunità e che farà crescere ancora di più la Pallacanestro a San Benedetto del Tronto.