Il plantare è un’ ortesi ovvero un dispositivo sanitario personalizzato indossabile che serve per ridurre un dolore o migliorare una funzione legata l’appoggio del piede. Oggi giorno esistono numerose tecniche, strumentazioni e materiali per confezionare un plantare personalizzato e proprio per questa estrema variabilità di materiali, forme e funzioni c’è tanta confusione.
UN DISPOSITIVO SANITARIO PER CURARE UN PROBLEMA, NON PER CREARLO
Il primo elemento su cui fare chiarezza è che un vero plantare è personalizzato e quindi fatto su misura. Si differenzia quindi dalla comune soletta “standard” in materiale più o meno morbido o elastico che possiamo trovare in negozi commerciali e che ha il solo scopo di dare un maggior comfort in una condizione di assenza di dolore (ad esempio nel caso di una scarpa bella ma con una suola particolarmente dura).
Il plantare infatti è uno strumento sanitario ed ha uno scopo curativo. Deve essere prescritto dopo attenta valutazione medica, in genere fisiatrica o podologica, in quanto un suo erroneo o sconsiderato utilizzo potrebbe provocare dei dolori piuttosto che risolverli!
In linea di massima quando un paziente ha una patologia propria del piede con dolori o lesioni circoscritte è più indicata la figura di un Podologo Quando invece ci si ritrova di fronte a condizioni come:
-sindromi dolorose poli distrettuale che si estendono dal piede/caviglia fino al ginocchio (che può avere una deformità in varismo o valgismo), all’anca ed in alcuni casi lungo tutta la colonna fino anche alla cervicale (soprattutto con tensioni muscolo-fasciali)
-alterazioni posturali o dell’appoggio del piede durante la camminata senza per forza un dolore specifico
allora la figura sanitaria di maggiore competenza diventa il Fisiatra perché è il medico specializzato nell’identificare e nel trattare i disturbi e le sindromi dolorose di natura funzionale e posturale.
Quando un medico, dopo una visita generale e l’utilizzo di alcuni strumenti dedicati come il podoscopio, prescrive un plantare esso viene realizzato sulla base delle indicazioni espresse nella prescrizione da un tecnico ortopedico presso un’officina ortopedica autorizzata. Il medico responsabile del collaudo il plantare (ovvero della prova finale sul paziente) e può indicare al tecnico ortopedico eventuali modifiche.
Quando è invece un podologo a prescrivere un plantare per il suo paziente esso ne diventa per legge anche il responsabile della sua costruzione e del collaudo e sarà sempre lui ad apportare eventuali modifiche.
Il tecnico ortopedico non può decidere autonomamente di realizzare un plantare per un paziente che presenta un quadro doloroso patologico, può sicuramente suggerirgli di fare delle valutazioni più approfondite da somministrare al medico o proporre di realizzare dei plantari personalizzati a persone sane e senza dolori che sono alla ricerca di un prodotto di maggiore qualità rispetto ai prodotti standard (ad esempio per un comfort maggiore o per migliorare delle prestazioni atletiche).
COSA ASPETTARSI
L’efficacia l’utilità e soprattutto l’obiettivo terapeutico di un plantare dipendono dal tipo di problema che si vuole trattare e soprattutto dall’età del paziente che inizia ad utilizzarlo.
Al giorno d’oggi molti bambini ed adolescenti hanno i piedi piatti questa è spesso dovuto alla debolezza della muscolatura intrinseca del piede legata al fatto che si corre cammina sempre meno a piedi scalzi su terreni regolari. In questi casi il plantare deve essere inserito all’interno di un percorso riabilitativo fatto anche gli esercizi in modo tale che nel tempo la deformità si possa correggere definitivamente. In questo casi il plantare ha lo scopo di “sostenere e stimolare” la muscolatura del piede del piccolo paziente nel suo percorso e non deve essere iper corettivo, altrimenti il rischio è proprio che il plantare vada a svolgere tutto il lavoro che invece dovrebbe essere eseguito attivamente dal bambino creando un peggioramento della deformità e una dipendenza dal plantare stesso.
Gli adulti, dove un’alterazione della forma del piede ormai è sostanzialmente stabilizzata il plantare può essere usato con lo stesso scopo dei bambini degli adolescenti ma in questo caso È maggiore la funzione di sostegno e “correzione passiva” rispetto a quella di stimolazione muscolare.
CONCLUSIONI:
Il plantare è uno strumento molto utile in tante condizioni patologiche del piede ed in sindrome dolorose posturali. L’elemento più importante da tenere presente quando si sta valutando utilizzo di un plantare è di farlo realizzare a regola d’arte in base alle proprie esigenze E alle valutazioni specialistiche ed inserirlo sempre all’interno di un percorso di rieducazione motoria e funzionale dei piede e della postura in generale per ottenere il miglior risultato possibile.
Un plantare potrà dare i migliori risultati terapeutici se inserito all’interno di un percorso riabilitativo e rieducativo della muscolatura di caviglia e del piede.